Vingegaard perde oltre due minuti su Pogacar
Jonas Vingegaard sperava di rivivere i dolci ricordi dell'Hautacam, dove nel 2022 aveva praticamente conquistato il suo primo Tour de France. Invece, nella 12a tappa dell'edizione 2025, il capitano del Team Visma-Lease a Bike ha vissuto una giornata da incubo, perdendo ben 2:10 dal rivale Tadej Pogačar.
La squadra olandese aveva pianificato un'azione offensiva sul Col du Soulor, a circa 50 km dall'arrivo, con l'obiettivo di isolare lo sloveno. Ma i piani sono saltati quando uno dei gregari chiave, Matteo Jorgenson, ha mostrato segni di cedimento già sulle prime rampe della salita.
Una giornata storta fin dall'inizio"Matteo non era in giornata", ha spiegato il DS Grischa Niermann. "Avevamo un piano preciso ma quando abbiamo saputo che era in difficoltà, tutto è cambiato". Lo stesso Jorgenson, visibilmente deluso, ha ammesso: "Non ho scuse, ho avuto sensazioni pessime fin dalla partenza".
Il colpo decisivo sull'HautacamNonostante il supporto di corridori del calibro di Sepp Kuss e Simon Yates, Vingegaard non è riuscito a rispondere all'accelerazione decisiva di Pogačar sulle pendenze dell'Hautacam. Il danese mantiene la seconda posizione in classifica generale, ma ora il distacco è salito a 3:31.
"Jonas si sentiva bene, ma nell'ultima salita Pogačar è stato nettamente il più forte", ha concluso Niermann. "Dobbiamo fare i complimenti a Tadej e alla UAE, hanno dimostrato chi è il corridore più forte in questo momento".
Per i fantallenatori, questa tappa segna un punto di svolta importante: Pogačar si conferma come la scelta più affidabile per chi punta alla vittoria finale, mentre chi ha puntato su Vingegaard dovrà sperare in un'improbabile rimonta nelle tappe che restano.