Ciclomercato alla vigilia della cronometro mondiale
Alla vigilia della cronometro mondiale per la maglia iridata, con Filippo Ganna che deve difendere il titolo, il mondo del ciclismo si interroga sul futuro della Ineos Grenadier, che rischia di perdere uno dei suoi pezzi pregiati. Egan Bernal, vincitore del Giro d'Italia 2021, è sul punto di andarsene. Sarebbe la conferma che la strategia di Dave Brailsford per una squadra a più punte non ha funzionato.
L'ipotesi del divorzio Ineos-Bernal viene amplificata dall’Équipe, in scia a un'indiscrezione autografata dal giornalista italiano Beppe Conti a "Radiocorsa".
Il malumore tra squadra e corridore sarebbe reciproco. Alla Ineos non è piaciuta la Vuelta di Bernal, a Bernal non piace che non siano previste altre corse per lui in questo finale di stagione. Potrebbe fermarsi in Colombia fino all’inizio della prossima, mentre nella squadra tira un’aria di ostilità e incomprensione per tutto il gruppo di sudamericani.
Secondo le fonti de L’Équipe, la contesa riguarda Matteo Tosatto, uno dei direttori sportivi, e le sue scelte tattiche in corsa. “Da un lato - si legge sul prestigioso quotidiano francese - Tosatto non è mai stato in grado di decidere su chi puntare come leader, se su Adam Yates, quarto, o su Egan Bernal. A Bernal non sono piaciute alcune riflessioni del manager sulla sua strategia di gara, quando invece era arrivato in Spagna con la virtuale certezza di essere l'unico leader”.
Il suo agente, Giuseppe Acquadro, si è affrettato a dire a Cyclingnews che non ci sono motivi per cambiare squadra, ma secondo il giornale francese ci sono buone ragioni per credere che finirà alla Israel Start Up Nation. La stessa traiettoria percorsa da Froome pochi mesi fa.
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