Silenzio. È questa la reazione di Richard Carapaz dopo aver tagliato il traguardo a Sestrière. Non lacrime, non rabbia, solo un silenzio carico di delusione.

Chinato sul manubrio a bordo strada, il corridore della EF Education-EasyPost è rimasto in silenzio, protetto dal suo addetto stampa che cercava di tenerlo al riparo dall'assedio dei media. Un momento surreale di quiete nel caos del finale di tappa.

Solo 24 ore prima, Carapaz era considerato il favorito per la vittoria finale del Giro. Ma dopo un duello tattico con la maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates-XRG), entrambi hanno visto la corsa sfuggire dalle loro mani per finire in quelle di Simon Yates (Visma-Lease a Bike).

'Oggi potevamo essere i più forti, ma ha vinto il più intelligente' ha commentato laconicamente Carapaz, aggiungendo poi una stoccata a Del Toro:

'Alla fine ha perso il Giro. Non ha saputo correre bene e ha vinto il più intelligente'.

Il direttore sportivo della EF, Juanma Gárate, ha analizzato la situazione:

'Per vincere bisogna giocare così. Il rischio è che si può anche perdere. Avevano entrambi le gambe, è stata una questione di tattica. Non potevamo correre solo per aiutare la UAE e finire secondi'.

Nonostante la delusione, la squadra non ha rimpianti:

'Abbiamo corso per vincere fino alla fine del Giro' ha concluso Gárate. 

Foto Sprint Cycling