Il giovane messicano della UAE Team Emirates conclude una stagione straordinaria con l'ennesimo successo al Giro del Veneto
Isaac del Toro ha messo il sigillo finale su una stagione 2025 semplicemente incredibile, conquistando la sua sedicesima vittoria al Giro del Veneto.
Il talento messicano classe 2003, che ha sempre cercato di sminuire le etichette di 'super talento', ha dimostrato sul campo di essere già il naturale erede di Tadej Pogačar in casa UAE Team Emirates-XRG. La sua cavalcata trionfale è iniziata al Giro d'Italia, dove ha indossato la maglia rosa dopo un attacco sulla tappa dello sterrato verso Siena, mantenendola fino alla ventesima tappa quando l'ha ceduta a Simon Yates in una battaglia tattica con Richard Carapaz.
Dopo il Giro, Del Toro ha letteralmente dominato la seconda parte di stagione vincendo ben 14 corse, tra cui sette classiche italiane apparentemente senza alcuno sforzo. Ha inoltre ottenuto un quinto posto nella cronometro dei Mondiali in Ruanda, un settimo posto nella prova in linea e un quinto posto al Lombardia lavorando per Pogačar.
"È stata una stagione pazzesca! - ha commentato Del Toro - "Ho imparato tantissimo e sono cresciuto molto. Avevamo fatto un piano con la squadra a inizio anno ma, dopo alcuni problemi iniziali, sembrava difficile da realizzare. Invece è stato tutto incredibile e sono migliorato enormemente".
Il messicano concluderà la stagione con il Critérium de La Nucía in Spagna e l'Andorra Cycling Masters, dove sfiderà Pogačar, Roglič e Vingegaard in una gara a quattro che include una cronoscalata di 8 km sul Coll de la Gallina e un criterium di 32 km.
Con il passaggio di Juan Ayuso alla Lidl-Trek e Pogačar concentrato sul Tour de France, Del Toro potrebbe tornare al Giro 2026 per puntare alla vittoria finale. Ma lui resta umile: "Non mi piace pensare di essere un super talento. Credo solo di lavorare abbastanza per stare ai vertici. La forza mentale è l'80% del lavoro: se non vuoi qualcosa, non la otterrai mai".
Foto: Sprint Cycling Agency