Gli addii del ciclismo: i big che si ritirano nel 2025

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Nov
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La stagione 2025 segna uno dei capitoli più intensi sul fronte dei ritiri: una generazione di corridori esperti, protagonisti per oltre un decennio nelle grandi corse mondiali, appende la bici al chiodo. Dai vincitori di classiche e tappe nei grandi giri ai gregari più affidabili del WorldTour, l’annata si chiude con un ricambio quasi epocale.

A 39 anni, Geraint Thomas (INEOS Grenadiers) conclude una carriera monumentale: vincitore del Tour de France 2018, più volte protagonista sui podi dei grandi giri, uno dei corridori più versatili della sua generazione. Nato pistard, divenuto uomo da corse a tappe, Thomas lascia il ciclismo dopo aver segnato un’epoca fatta di classe, resilienza e una longevità fuori dal comune.

Il portoghese Rui Costa (EF Education–EasyPost), 39 anni, saluta dopo una carriera lunghissima e decorata. Campione del mondo 2013, vincitore di tappe al Tour e di diverse corse di prestigio, Costa resterà nella memoria per il suo stile di corsa intelligente, mai banale, spesso capace di ribaltare le gare con freddezza tattica.

Il 2025 riporta in auge la parola nostalgia anche per i tifosi francesi: Romain Bardet (Team Picnic PostNL), 34 anni, dice basta a metà stagione. Due volte sul podio del Tour de France, vincitore di tappe alpine memorabili, Bardet ha rappresentato per anni la speranza transalpina nelle corse a tappe, conquistando pubblico e rivali con le sue doti in salita e la sua eleganza umana.

A 39 anni si ritira anche Michael Woods (Israel–Premier Tech), una delle storie più sorprendenti del ciclismo moderno: ex mezzofondista di livello internazionale, arrivato tardi nel ciclismo ma capace di imporsi con vittorie epiche, come la tappa sul Puy de Dôme al Tour 2023. Una carriera fuori dagli schemi, chiusa nel segno della passione pura.

A soli 30 anni, il 2025 segna l’ultimo anno di corse per Caleb Ewan (INEOS Grenadiers), uno dei velocisti più esplosivi della sua generazione. Vincitore in tutti i grandi giri, protagonista di alcuni degli sprint più spettacolari degli ultimi dieci anni, Ewan lascia uno sport cambiato anche dalla sua particolare posizione aerodinamica, diventata il suo marchio riconoscibile.

Con oltre 19.000 punti in carriera, Alexander Kristoff (Uno-X Mobility) è tra i giganti del ciclismo moderno. Vincitore della Milano–Sanremo 2014, del Giro delle Fiandre 2015 e di innumerevoli classiche e sprint di potenza, il norvegese saluta a 38 anni dopo aver incarnato il corridore completo, resistente e straordinariamente longevo.

Anche Elia Viviani (Lotto), 36 anni, conclude la sua parabola nel 2025. Campione olimpico su pista, vincitore di tappe nei grandi giri, uno sprinter dalle doti tecniche finissime. L’alternanza tra pista e strada ha caratterizzato una carriera ricca, rispettata e segnata da una professionalità di alto livello.

Il polacco Rafał Majka (UAE Team Emirates – XRG), 36 anni, lascia dopo aver segnato una generazione di scalatori. Due volte vincitore della maglia a pois al Tour, uomo squadra fondamentale nelle vittorie dei suoi capitani, Majka rimane uno dei gregari di lusso più apprezzati dell’ultimo decennio.

Con oltre 13.000 punti e un palmarès che include due Milano–Sanremo e numerose vittorie nei grandi giri, Arnaud Démare (Arkéa–B&B Hotels), 34 anni, si ritira dopo aver rappresentato il punto di riferimento dello sprint francese. Potente, regolare, capace di reinventarsi tatticamente, lascia un’eredità importante al suo movimento.

A 36 anni anche Giacomo Nizzolo (Q36.5) chiude una carriera che lo ha visto vincere due maglie ciclamino al Giro, oltre a una lunga serie di piazzamenti e successi nei tracciati più veloci del WorldTour. Uno sprinter tecnico, intelligente, mai domo.

Insieme a questi big, il 2025 vedrà lasciare molti altri corridori preziosi e rispettati: gregari instancabili come Tim Declercq, scalatori solidi come Louis Meintjes, passisti affidabili come Jonathan Castroviejo, attaccanti nati come Alessandro De Marchi e uomini squadra come Salvatore Puccio.

E la lista potrebbe allungarsi ancora: diversi corridori sono tuttora senza contratto per il 2026, e non è escluso che nelle prossime settimane arrivino altri annunci di ritiro, volontari o forzati.

Foto Sprint Cycling