Pogačar, una Monarchia Assoluta nelle Classiche: record e numeri di una stagione leggendaria

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29
Apr
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L'incredibile primavera del fenomeno sloveno analizzata attraverso statistiche che lo equiparano ai più grandi di sempre

Una 'Monarchia Assoluta - una delle più grandi campagne di Classiche della Storia'. Così L'Équipe ha titolato in prima pagina dopo l'ultima vittoria di Tadej Pogačar alla Liège-Bastogne-Liège, coronamento di una primavera storica per il campione sloveno.

I numeri sono impressionanti: nove Monumento vinte (uno in più del rivale Mathieu van der Poel), che lo pongono allo stesso livello di leggende come Fausto Coppi, Sean Kelly e Costante Girardengo, al terzo posto di sempre dietro solo a Eddy Merckx e Roger De Vlaeminck.

Ma c'è di più: Pogačar è diventato il primo corridore nella storia a conquistare sei podi consecutivi nelle Classiche Monumento e solo il terzo, dopo Merckx e Kelly, a piazzarsi nei primi tre nelle prime quattro Monumenti della stagione.

La sua ultima Liège, vinta a una media record di 41,983 km/h, ha portato la sua percentuale di vittorie nelle Monumento al 47% (9 successi su 19 partecipazioni). Negli ultimi 16 Monumenti disputati - escludendo il ritiro per caduta alla Liège 2023 - non è mai finito fuori dai primi cinque.


Un dominio che abbatte ogni barriera

Pogačar ha infranto quello che sembrava un tabù del ciclismo moderno, diventando il primo corridore dai tempi di Merckx nel 1975 a vincere sia il Giro delle Fiandre che la Liège nella stessa stagione. La sua capacità di mantenere la condizione per quasi due mesi, dalle Strade Bianche alla Liège, è qualcosa di unico nel ciclismo contemporaneo.


'Non mi aspettavo di poter fare tutto questo'

ha ammesso lo sloveno.


'È stata la primavera perfetta, ma sarà difficile ripeterla. Non credo di poter fare questo ogni anno'