Tour de France 2026: Merlier critico sul percorso poco adatto ai velocisti

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24
Oct
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Il corridore della Soudal-QuickStep lamenta le poche opportunità di sprint e il difficile finale a Parigi

Il Tour de France 2026 prevede sulla carta sette tappe pianeggianti secondo gli organizzatori ASO, ma Tim Merlier (Soudal-QuickStep) ne conta solo sei dopo aver analizzato il percorso, consapevole che i velocisti dovranno lottare duramente sulle Alpi per avere una minima chance di vittoria nell'ultima tappa a Parigi.

Merlier, vincitore di due tappe al Tour 2025 in una serrata battaglia con Jonathan Milan (anche lui autore di due successi e vincitore della maglia verde), ha commentato: 'Sarà questione di stringere i denti fino alla quinta tappa'. Il velocista belga fa riferimento al fatto che la prima occasione per gli sprinter arriverà solo nella quinta frazione, cosa che non accadeva dal 2015.

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La Grande Boucle 2026 partirà da Barcellona con una cronometro a squadre per poi affrontare i Pirenei. Le opportunità per i velocisti saranno concentrate nelle tappe 5 (Lannemezan-Pau), 7 (direzione Bordeaux), 8 (verso Bergerac), 11 (arrivo a Nevers) e 12 (Chalon-sur-Saône). Dopo di che il Tour affronterà i Vosgi e le Alpi, con il doppio finale all'Alpe d'Huez.

"Un arrivo all'Alpe d'Huez mi bastava e avanzava..." ha scherzato amaramente il velocista olandese Dylan Groenewegen dopo aver visto il percorso.

Anche l'ultima tappa a Parigi, tradizionalmente terreno di conquista dei velocisti, è stata modificata con l'inserimento della salita di Montmartre da affrontare tre volte. L'ultimo passaggio si concluderà a 15km dall'arrivo sugli Champs-Élysées, rendendo incerta la possibilità di una volata di gruppo.

"Spero un giorno di poter sprintare sugli Champs-Élysées, non mi è ancora capitato' ha concluso Merlier. 'Ma sarà molto difficile per noi velocisti, specialmente dopo le durissime tappe alpine. Mi sarebbe piaciuto se gli organizzatori fossero tornati al finale classico".