Ogni giorno che Isaac del Toro trascorre in maglia rosa al Giro d'Italia rappresenta un nuovo passo verso la sua maturazione come corridore e potenzialmente verso la vittoria finale a Roma.

Il giovane messicano di 21 anni sta vivendo al massimo ogni momento con il simbolo del primato, mostrando una forma straordinaria: si lancia negli sprint intermedi per gli abbuoni e difende il suo vantaggio sul compagno di squadra e potenziale rivale Juan Ayuso.

Del Toro sta scrivendo la storia tappa dopo tappa: è il primo ventunenne a indossare la maglia rosa così a lungo dai tempi di Beppe Saronni nel 1979. I paragoni storici si sprecano: da Damiano Cunego, vincitore del Giro a 22 anni nel 2004, fino a Fausto Coppi che trionfò nel 1940 ad appena 20 anni.

Pur continuando a minimizzare le sue chance di vittoria finale, Del Toro ha ammesso che la sua prospettiva potrebbe cambiare se manterrà la maglia rosa dopo la tappa di montagna di martedì prossimo con arrivo a San Valentino, sopra Trento.

'Perché no?' ha dichiarato con sincerità. 'Se gli altri credono in me ma io non ci credo, allora c'è un problema. Questo è il mio sogno e sto lavorando per realizzarlo. Ogni giorno dico che è incredibile. Nessuno può dirti quando sei pronto, ma io credo in me stesso.'

Il messicano sta correndo in modo intelligente, raccogliendo abbuoni: nella tappa 13 ha conquistato altri secondi preziosi sia allo sprint intermedio che al traguardo di Monte Berico, estendendo il suo vantaggio su Ayuso a 38 secondi.

Con il suo stile istintivo e il suo entusiasmo giovanile, Del Toro potrebbe avere le carte in regola per puntare alla vittoria finale del Giro 2025.